I musei, con la loro complessità e vastità, possono spesso risultare difficili da esplorare per i visitatori. La frustrazione può derivare dalla difficoltà di orientarsi o dalla sensazione di aver perso parti significative delle collezioni. In questo articolo vedremo alcune strategie e soluzioni progettuali per migliorare l'esperienza dei visitatori, tenendo conto dei comportamenti tipici di esplorazione all'interno dei musei.
Innanzitutto, all'ingresso di un museo, è fondamentale fornire ai visitatori una mappa globale che offra una visione d'insieme della struttura. Questo strumento aiuta a pianificare il percorso della visita e a ridurre il rischio di perdersi. Suddividere il museo in sale tematiche, ciascuna contraddistinta da un colore specifico, può ulteriormente facilitare l'orientamento e rendere l'esperienza più intuitiva.
Le mappe "tu sei qui" posizionate in punti strategici all'interno del museo permettono ai visitatori di verificare costantemente la propria posizione senza dover chiedere informazioni al personale. Questi punti di riferimento visivi sono particolarmente utili in musei di grandi dimensioni o con una struttura complessa.
I visitatori dei musei tendono ad avere comportamenti che possono ostacolare un'esplorazione completa delle collezioni. Ad esempio, entrando in una sala, le persone tendono a girare a destra e visitare solo quel lato della stanza. Questo comportamento porta a trascurare la parte sinistra della stanza, dove si trovano altre opere esposte.
Per mitigare questo problema, può essere utile progettare le sale con una sola apertura che funge sia da ingresso che da uscita. In questo modo, i visitatori saranno incoraggiati a esplorare l'intera stanza prima di uscire.
Un'altra tendenza comune è quella dell'inerzia e, quindi, di seguire percorsi rettilinei senza deviare verso i lati o seguendo i cartelli di uscita, che spesso implicano percorsi più brevi. Per questo motivo, i cartelli di indicazione dell'uscita devono essere attentamente posizionati lungo un percorso logico che guidi i visitatori attraverso l'intera esposizione. Inoltre, evitando di segnalare la via più breve dall'ingresso all'uscita, si può incoraggiare un'esplorazione più approfondita del museo e delle opere.
Un altro fattore importante è che molto tempo e attenzione viene dedicato alle prime stanze visitate, mentre l'interesse e il coinvolgimento diminuiscono progressivamente. Le ultime sale sono spesso visitate in modo frettoloso o addirittura vengono saltate.
Per contrastare questo fenomeno, è possibile adottare diverse strategie, come posizionare opere di grande richiamo nelle ultime stanze o creare ambienti più interattivi e coinvolgenti verso la fine del percorso. Inoltre, il posizionamento delle uscite influenza il lato di visita delle stanze.
Ottimizzare l'esperienza dei visitatori nei musei richiede una progettazione attenta e l'integrazione di strategie che tengano conto dei comportamenti naturali di esplorazione. Fornire mappe dettagliate, suddividere gli spazi in sezioni tematiche, posizionare le indicazioni in modo strategico e creare percorsi che guidino l'intera visita sono passi fondamentali per migliorare l'orientamento e l'interesse del pubblico.
Comprendere e prevedere i comportamenti dei visitatori permette ai musei di creare un ambiente accogliente e accessibile, riducendo la frustrazione e migliorando l'esperienza complessiva. Con una progettazione intelligente e orientata al visitatore, i musei possono offrire un percorso culturale ricco e gratificante per tutti.
Riferimenti bibliografici
Costa M. (2013). Psicologia ambientale e architettonica. Come l’ambiente e l’architettura influenzano la mente e il comportamento. Milano: Franco Angeli.