Quando si considera alla natura, ci viene spesso da immaginarla come una fonte di pace e serenità. Eppure, il nostro rapporto con il mondo naturale è complesso e pieno di contraddizioni. Da una parte, c'è la biofilia , ovvero il profondo amore e la naturale attrazione che proviamo verso tutto ciò che è vivo e verde. Si tratta di una tendenza innata, sviluppata nel corso dell'evoluzione, che ci spinge a cercare ambienti rigogliosi e vitali che ci fanno sentire sereni e protetti. È grazie alla biofilia che ci sentiamo bene in un parco o in mezzo alla natura.
Dall'altra, però, c'è la biofobia: quella paura quasi istintiva che proviamo di fronte ad alcuni elementi naturali, come ambienti scuri e selvaggi. Questo timore ha una funzione evolutiva altrettanto importante: ci ha protetto dai pericoli della natura durante la storia umana, aiutandoci a evitare minacce.
In questo articolo, esploreremo questi due concetti, biofilia e biofobia, scoprendo come possono influenzare il nostro benessere e come potranno essere integrati nella progettazione degli spazi in cui viviamo, per creare ambienti che rispondono alle nostre necessità.
Il termine "biofilia" fu coniato dallo psicoanalista Erich Fromm nel 1964, per indicare l'amore per la vita, contrapposto alla necrofilia. Nel 1984, Edward O. Wilson riprese questo concetto, sottolineando l'attrazione innata che abbiamo verso gli elementi naturali. Secondo Wilson, la biofilia è un'eredità evolutiva che ci ha spinto per millenni a cercare ambienti che offrono sicurezza, come le aree verdi aperte o i corsi d'acqua, e questa attrazione si è poi tradotta in una predisposizione al contatto con la natura. L'urbanizzazione e l'aumento della tecnologia hanno allontanato le persone dalla natura, riducendone i contatti e causando una sorta di “sindrome da deficit di natura”, che influisce negativamente sulle persone, specialmente sui bambini.
Per colmare questa mancanza, la progettazione biofilica cerca di inserire elementi naturali negli ambienti costruiti, non solo per estetica, ma per incrementare il benessere cognitivo ed emotivo. L'introduzione di luce naturale, vegetazione e materiali organici negli spazi urbani può ridurre lo stress e aiutare a migliorare il benessere e la concentrazione.
Dall'altro lato, la biofobia rappresenta una risposta istintiva verso elementi naturali che percepiamo come potenzialmente pericolosi. Van den Berg e ter Heijne (2023) spiegano come la biofobia possa manifestarsi come paura di animali specifici o di ambienti, come quelli bui e isolati (es. i boschi di notte). Questa paura, in parte innata, ci permette di evitare pericoli in ambienti naturali. Nel contesto moderno, però, il nostro timore per la natura può essere anche amplificato dai media e dalla politica, come sottolinea Mamzer (2021), che mostra come la biofobia venga sfruttata per giustificare pratiche di caccia e controllo ambientale, creando un senso di distacco e diffidenza nei confronti della natura.
La progettazione biofilica cerca di colmare il distacco tra l'uomo e la natura, integrando elementi che ci rigenerano e riducono lo stress. Ambienti ricchi di luce naturale, verde e materiali naturali favoriscono il rilassamento e possono creare un senso di sicurezza. Questo approccio alla progettazione non si limita all'estetica, ma risponde a bisogni psicologici profondi, specialmente negli spazi urbani e lavorativi.
Comprendere i nostri timori e la biofobia può aiutarci a creare spazi che non solo ci avvicinano alla natura e agli ambienti naturali, ma ci permette anche di sentirci al sicuro. Ad esempio, Ulrich (1993) sottolinea che ambienti chiusi e poco illuminati possono causare disagio; quindi, durante la progettazione, sarebbe bene evitare elementi che richiamano il pericolo naturale e limitare le reazioni di paura. Questi aspetti permettono di progettare ambienti che rispettano sia l'attrazione verso la natura sia la paura che essa può suscitare.
Biofilia e biofobia rappresentano due facce del nostro rapporto con la natura, che ci attraggono e ci spaventano allo stesso tempo. Integrare questi concetti nella progettazione degli spazi costruiti ci permette di vivere in armonia con le nostre necessità psicologiche, migliorando il benessere e promuovendo un rapporto più equilibrato e rispettoso con il mondo naturale.
Barbiero, G. (2023). Introduzione alla Biofilia . Carocci, Roma.
Kellert, SR (2008). Biophilic Design: la teoria, la scienza e la pratica per dare vita agli edifici . John Wiley & Sons, Hoboken.
Mamzer, H. (2021). Biofobia come giustificazione per la caccia e il controllo ambientale . Articolo non pubblicato.
Ulrich, RS (1993). Biofilia, biofobia e paesaggi naturali . In Kellert, SR, & Wilson, EO (a cura di), The Biophilia Hypothesis (pp. 73-137). Island Press, Washington.
Van den Berg, A., & ter Heijne, M. (2023). Angst voor natuur: La paura della natura e il fascino del selvaggio . RI-Vista, 02 , Firenze University Press.
Wilson, EO (1984). Biofilia . Harvard University Press, Cambridge, MA.