Negli ultimi anni, il collettore ha progressivamente sostituito il sistema a dorsale come metodo predominante per la distribuzione degli impianti idrosanitari. Tuttavia, la questione se sia davvero il sistema migliore esistente rimane aperta. In questo articolo, esamineremo tre principali tipologie di distribuzione degli impianti idrosanitari: il sistema a dorsale, il collettore e il sistema ad anello, evidenziando i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno.
Il sistema a dorsale, utilizzato principalmente per ragioni di economicità, era il metodo più comune prima dell'avvento del collettore sanitario. In questo sistema, l'acqua viene distribuita da una tubazione principale, detta dorsale, che deriva direttamente dall'acquedotto o dalla caldaia. Da questa dorsale, si diramano poi le tubazioni secondarie per servire ogni singola utenza.
Vantaggi:
- Semplicità di realizzazione: la sua struttura lineare e diretta lo rende facile ed economico da installare.
Svantaggi:
- Interventi manutentivi complessi: le tubazioni sono tutte sotto traccia, e non è possibile isolare un singolo ramo per interventi di manutenzione. Di conseguenza, è necessario chiudere la valvola generale almeno della zona interessata.
- Rischio di stagnazione: se l'acqua non viene utilizzata per un periodo prolungato (ad esempio, durante le vacanze), può ristagnare nei tubi, favorendo la proliferazione della legionella
Il sistema a collettore prevede l'installazione di un collettore dal quale partono le tubazioni per ogni utenza. Questo permette di agire su una singola linea senza interferire con le altre, mantenendo il resto dell'impianto in funzione.
Vantaggi:
- Isolamento delle singole linee: È possibile chiudere l'acqua solo su una specifica linea senza interrompere l'intero sistema.
Svantaggi:
- Rischio di stagnazione: Anche in questo caso se l'acqua non viene utilizzata per un periodo prolungato (ad esempio, durante le vacanze), può ristagnare nei tubi, favorendo la proliferazione della legionella.
Il sistema ad anello è, secondo me, il miglior sistema per la distribuzione degli impianti idrosanitari. Questo metodo prevede di far passare l'acqua attraverso ogni sanitario in sequenza, creando un circuito chiuso che mantiene l'acqua in costante movimento.
Vantaggi:
- Eliminazione del rischio di legionella: l'acqua è sempre in movimento, riducendo il rischio di stagnazione e proliferazione batterica. Anche dopo un periodo di inattività, basta aprire l'ultima utenza per smuovere l'acqua in tutto l'anello.
Svantaggi:
- Mancanza di isolamento delle singole utenze: come nel sistema a dorsale, non è possibile isolare singolarmente ogni sanitario; bisogna intervenire sulla valvola generale della zona per manutenzioni.
La scelta del sistema di distribuzione degli impianti idrosanitari dipende da vari fattori, tra cui budget, facilità di manutenzione e considerazioni igieniche. Il sistema a dorsale è economico e semplice da installare, il sistema a collettore offre una manutenzione più facile grazie all'isolamento delle singole linee, ma presenta il rischio di stagnazione dell'acqua. Infine, il sistema ad anello rappresenta una soluzione avanzata per mantenere l'acqua in movimento, riducendo i rischi igienici, sebbene presenti qualche limitazione nella gestione delle manutenzioni.
Nell'ottica di realizzare impianti idrosanitari sicuri, efficienti e durevoli, è fondamentale valutare attentamente le esigenze specifiche dell'edificio e dei suoi utenti. L'adozione di tecnologie moderne e pratiche di progettazione avanzate può contribuire significativamente a migliorare la qualità e la sicurezza dell'acqua potabile, garantendo comfort e benessere per tutti.