Molte volte la presenza di numerose persone all'interno di uno spazio può essere una fonte rilevante di stress ambientale. Inoltre, sono le persone stesse a causare altri stressori ambientali, come il rumore.
In questi casi, parliamo di stress socio ambientale; esso è associato a concetti come la privacy, la territorialità, l'affollamento e lo spazio personale.
Lo stress associato alla privacy nasce quando viene percepita quest'ultima come inadeguata.
La privacy è il processo entro il quale regoliamo le interazioni sociali e cerchiamo l'equilibrio tra l'interazione e la solitudine. Essa è collegata ai concetti di spazio personale, territorialità e affollamento.
La privacy è strettamente legata alla struttura architettonica, alla grandezza degli spazi, alle barriere interne agli edifici, alle pareti, alle porte ecc. e può essere notevolmente influenzata dalle scelte progettuali. Un esempio sono gli Open Space negli ambienti di lavoro ( argomento che abbiamo trattato in un articolo precedente) dove la mancanza di privacy è uno dei problemi principali, nonché la principale causa di stress.
Garantire la privacy negli ambienti di lavoro può avere effetti positivi sia dal punto di vista del dipendente ma anche dal punto di vista del possibile cliente, in quanto le conversazioni rimarrebbero private e non si avrebbe la sensazione di essere sempre sotto lo sguardo di tutti. Chiaramente questo aspetto deve essere congruente con gli obiettivi e gli scopi dell'ambiente di lavoro in questione. Se il lavoro prevede un continuo contatto con i colleghi e il lavoro in gruppo, bisognerà adottare delle soluzioni che prevedono sia spazi di interazione ma anche la possibilità di avere la propria privacy.
Un altro esempio in cui la privacy risulta significativa è all'interno delle strutture sanitarie. Infatti, la mancanza di privacy può generare malessere, stress, la sensazione di non sentirsi a proprio agio, soprattutto quando si tratta di condizioni di degenza lunghe e delicate, oppure all'interno delle case di riposo, dove gli anziani preferiscono soluzioni in cui avere maggior riservatezza e privacy.
L'esigenza di privacy delle strutture sanitarie è un tentativo di ricreare un proprio ambiente domestico in cui sentirsi al sicuro e avere un maggior controllo sull'ambiente estraneo.
Risulta comunque importante l'aspetto della socialità, quindi è bene garantire anche la possibilità di potersi confrontare con altri pazienti soprattutto se la degenza non è particolarmente lunga o grave.
La mancanza di privacy può portare anche a percepire di non avere il controllo sull'ambiente circostante e ciò può essere un fattore enorme di stress.
Anche per quanto riguarda gli ambienti residenziali la mancanza di privacy può essere un fattore di stress e di disagio, soprattutto se viene a mancare nelle zone che vengono considerate maggiormente private, come le stanze da letto oppure il bagno.
La mancanza di privacy in casa, oltre ad essere una fonte di stress, porta un peggioramento della qualità della vita domestica.
Ognuno di noi ha la necessità di uno spazio privato in cui nascondersi, scegliere chi far entrare, allontanarsi dai gruppi e non essere osservati. In qualsiasi luogo e contesto, se ciò viene a mancare, può essere una fonte di stress che a lungo andare può avere conseguenze negative dal punto di vista psicofisico.
Le esigenze di avere maggior privacy dipendono soprattutto dal rapporto che si ha con le altre persone e dalla propria inclinazione personale. Questo concetto è molto evidente nelle case, dove in base al rapporto che si ha con gli inquilini si avranno dei concetti di privacy differenti; ciò si può vedere come da vengono tenute le porte, se aperte oppure chiuse, oppure fino a dove vengono ammesse alle altre persone, se solo fino all'ingresso della casa, se fino in salotto oppure se vengono fatti entrare nella zona più privata come, appunto, le stanze da letto.
Il concetto di privacy è un concetto molto importante e va tenuto presente nella fase di progettazione soprattutto tenendo in considerazione il luogo che si va a progettare e delle esigenze dell'utente che ne usufruirà.
Infatti, come dicevamo precedentemente, anche se nelle strutture sanitarie vi è una preferenza per gli spazi riservati in cui avere maggior privacy ma vi sono alcune condizioni in cui è preferibile avere principalmente spazi aperti in cui dialogare con gli altri utenti oppure vi sono situazioni in cui gli spazi aperti sono necessari per motivazioni di natura medica o di cura del paziente.
Proprio per questa importanza di dover far attenzione ai bisogni e alle diverse situazioni in cui l'utente si può trovare è necessario un intervento psicologico, volto all'analisi dell'ambiente e della persona per far sì che lo spazio venga progettato al meglio mettendo al centro le esigenze e i bisogno di espressi e tenendo conto delle differenze contestuali e personali.
Baroni, M. R. (2008). Psicologia ambientale. Società editrice il Mulino.
Costa M. (2013). Psicologia ambientale e architettonica. Come l’ambiente e l’architettura influenzano la mente e il comportamento. Milano: Franco Angeli.
Pazzaglia, F., & Tizi, L. (2022). Che cos'è il restorative design. Roma: Carocci editore