Nei precedenti articoli abbiamo introdotto la biofilia e la progettazione rigenerativa.
Il design biofilico fa parte della progettazione rigenerativa e costituisce il secondo step della progettazione, ovvero: aumentare i fattori positivi.
Oggi vedremo il primo elemento della progettazione da declinare in chiave biofilica: la luce.
La luce è un elemento molto importante nella progettazione dell’ambiente domestico e può influenzare profondamente il benessere e la percezione dello spazio.
Uno spazio ben progettato comprende una luce ben progettata che, a sua volta, determina la qualità della vita e degli spazi, rendendoli più o meno piacevoli e abitabili.
Il grado di illuminazione può favorire o meno il senso di sicurezza percepito in un determinato ambiente. Infatti, un ambiente ben illuminato, che permette la visuale di ogni punto dello spazio, verrà percepito come più sicuro rispetto ad un ambiente buio e/o poco illuminato. Rispetto alla percezione dello spazio, la luce può influenzare (insieme al colore) la percezione di grandezza di un ambiente, rendendo un ambiente ben illuminato più ampio e un ambiente poco e mal illuminato più piccolo.
Numerosi studi hanno dimostrato come vi sia una preferenza per la luce naturale rispetto a quella artificiale. Infatti, la luce naturale ha la capacità di enfatizzare il potere rigenerativo di alcuni ambienti ed elementi. Per questo motivo, la progettazione della luce artificiale deve ispirarsi alla dinamicità e alle caratteristiche della luce naturale, riproponendo il ciclo giornaliero e le sue caratteristiche.
La luce naturale ha un impatto notevole sulla salute psicofisica. Infatti, oltre ad essere la fonte più importante di vitamina D (necessaria per la salute fisica) può migliorare l'umore, l'attenzione, le prestazioni cognitive e fisiche, la qualità del sonno e la produttività. Oltre a mantenere e contribuire al mantenimento di buona salute, essa può contribuire alla guarigione da alcune problematiche di natura medica e diminuisce i livelli di stress.
Inoltre, l'uso dell'illuminazione diurna riduce i costi delle utenze e migliora il benessere di chi usufruisce degli edifici, migliorandone anche la soddisfazione abitativa.
Una casa rigenerativa e volta al benessere dell’individuo comprende la valorizzazione della luce naturale e, quando non possibile, una simulazione di essa attraverso la luce artificiale (per esempio dando la possibilità di controllare la luce rendendola simile al ritmo della giornata, quindi tonalità più fredde alla mattina e più calde verso il tramonto), tenendo sempre in considerazione le esigenze dell’utente, dello spazio (valorizzazione delle stanze, dei colori ecc.) e le attività che vengono svolte nei vari ambienti domestici.
Costa M. (2013). Psicologia ambientale e architettonica. Come l’ambiente e l’architettura influenzano la mente e il comportamento. Milano: Franco Angeli.
Pazzaglia, F., & Tizi, L. (2022). Che cos'è il restorative design. Roma: Carocci editore