Gli individui passano il 90% del loro tempo in spazi chiusi (come casa, posto di lavoro e mezzi pubblici) e, quindi, la qualità degli ambienti indoor è indispensabile per garantire il benessere psicofisico.
Progettare gli ambienti indoor determina la qualità del rapporto che si può avere con il proprio ambiente. La progettazione rigenerativa ha come obiettivo il far diventare i nostri ambienti quotidiani un rifugio dallo stress e dall’affaticamento cognitivo e portare benessere a chi ne usufruisce.
Questo tipo di progettazione comprende diversi step da seguire: riduzione dei fattori negativi, aumento dei fattori positivi e il comfort ambientale.
Step 1: ridurre i fattori negativi
Con fattori negativi ci riferiamo a tutti gli elementi ambientali che possono generare malessere. Le caratteristiche degli ambienti costruiti devono andare incontro alle esigenze e ai bisogni dell'individuo che usufruisce di quell'ambiente e, se ciò non avviene, quest’ultimo può generare stress (definito - in questo caso - stress ambientale).
I fattori di stress ambientale più studiati sono: la temperatura, il rumore e il traffico, l'inquinamento dell'aria, l'affollamento, la mancanza di privacy e l’invasione dello spazio personale.
Il secondo step della progettazione rigenerativa è l’aumento dei fattori positivi che significa utilizzare elementi di progettazione che favoriscano il benessere psicofisico, andando a contrastare i fattori negativi.
Gli elementi di progettazione che favoriscono il benessere fanno parte del design biofilico che si basa sui principi della biofilia. Quindi, gli elementi da utilizzare nella progettazione vengono declinati in chiave biofilica e si basano sui principi naturali. Essi sono:
Luce
Colori
Forma e dimensione
Materiali
(Nei prossimi articoli vedremo più nel dettaglio questi elementi in chiave biofilica e in che modo contribuiscono alla progettazione rigenerativa).
Quando parliamo di comfort ambientale intendiamo la condizione di benessere che si genera in un ambiente privo di elementi stressanti. Tuttavia, le caratteristiche fisiche dell'ambiente che possono essere controllate durante la progettazione non determinano totalmente il comfort. Infatti, vi deve essere un equilibrio tra le caratteristiche dell'ambiente e i bisogni psicologici dell'individuo. Per esempio, quando si va all'interno di un edificio è importante potersi orientare e comprendere lo spazio.
I bisogni legati allo spazio dipendono da diversi fattori, tra cui: le tipologie di edificio, personalità, esigenze, cultura ecc.
I bisogni più significativi che vanno sempre presi in considerazione durante la progettazione sono: sicurezza, controllo dell'ambiente, privacy, attaccamento al luogo e personalizzazione degli spazi .
Il concetto di comfort ambientale è particolarmente importante perché un ambiente rigenerativo si basa sul presupposto che l’ambiente debba portare un senso di benessere in che usufruisce.
Una buona progettazione parte dalla valorizzazione del cliente, in quanto ognuno di noi ha delle esigenze e delle caratteristiche differenti, quindi, gli edifici devono essere il più possibile fatti “su misura”, dando la possibilità all’individuo di personalizzarle e trasmettere la propria identità attraverso esse. Essendo ognuno di noi differente, non si può creare un modello di progettazione universale ma è necessario personalizzare e adattare in base alle esigenze così da creare esperienze di benessere oltre che edifici.
Filighera Tommaso & Micalizzi Alessandra, Psicologia dell’abitare. Marketing, Architettura e Neuroscienze per lo sviluppo di nuovi modelli abitativi, F. Angeli, Milano, 2018
Pazzaglia Francesca, & Tizi Leonardo. Che cos'è il restorative design. Carocci editore, Roma, 2022